Sostenibilità: il nuovo nome del futuro
Intervista su Touch Point Magazine
Dal vostro punto di osservazione quali sono i settori nei quali il concetto di sostenibilità sta emergendo maggiormente e con che tipo di richieste da parte dei consumatori?
La sostenibilità interesserà trasversalmente tutti i settori industriali e produttivi dei nostri consumi quotidiani e sarà sempre di più l’obiettivo comune di stati, consumatori e marchi da qui ai prossimi dieci anni. Un importante sondaggio del World Economic Forum, condotto a fine 2020 a livello mondiale, rileva un sentimento unanime globale: voglio che il mondo cambi significativamente e diventi più sostenibile e più equo, piuttosto che tornare a come eravamo prima della crisi del Covid-19. L’86% della media della popolazione mondiale è fortemente concorde su questo aspetto e l’Italia è in linea con questi valori, con ben l’85% di consensi. Attraverso le nostre analisi di Trend Forecasting sui cambiamenti globali in atto rileviamo importanti informazioni demografiche, di mercato, di comportamenti, dello stile di vita e delle preoccupazioni di ogni gruppo di consumatori.
Possiamo perciò evidenziare due fattori importanti: il primo riguarda la pandemia di Coronavirus, che ha messo in prospettiva molte cose: la fragilità della salute umana, l’importanza delle comunità locali e probabilmente la cosa più sorprendente di tutte, la necessità di una relazione più olistica tra le persone e il pianeta...